“I mestieri e i saperi del restauro sono l’unico primato che è rimasto all’Italia”. Lo ha detto il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, in un’intervista rilasciata alla Siae in occasione della presentazione dei Caschi Blu della Cultura, tenutasi a Roma.
“E’ consolante – ha continuato Paolucci, tra i primi firmatari dell’appello per la creazione della task force Unite for Heritage per la difesa del patrimonio culturale nei Paesi coinvolti in disastri naturali o in conflitti civili – sapere che il Centro per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Storico-Culturale di Xi’an in Cina sia stato realizzato sull’esempio dell’Italia, come è consolante, per chi fa il nostro lavoro, che i restauratori formati dall’Istituto per la conservazione e per il restauro occupino posti di primo piano ad Amsterdam, New York, Los Angeles“.
“Se sarà utile la mia professionalità, io sarò qui, a disposizione. Credo – ha concluso il direttore dei Musei Vaticani – che ogni operazione fatta per la cultura abbia in sé una valenza pacifica, anche se i cani della guerra sono più forti di qualsiasi buona intenzione”.
Le Accademie di Belle Arti statali e le Accademie di Belle Arti Legalmente Riconosciute, attivano corsi di durata quinquennale a ciclo unico, con l’intento di formare esperti capaci di garantire interventi di sempre maggior qualità nella conservazione e tutela del capitale artistico del nostro paese, la normativa ha definito i nuovi profili di competenza dei restauratori, i livelli di qualità dell’insegnamento del restauro e i criteri di accreditamento degli Istituti che lo impartiscono articolati in sei profili formativi professionalizzanti, con una prova finale avente valore di esame di Stato abilitante all’esercizio della professione di restauratore di beni culturali.